venerdì 15 gennaio 2010

Terremoti nelle Marche ed Haiti

Un recente articolo di colleghi dell'INGV che hanno studiato la localizzazione di precisione di anni di micro-sismicità nell'Appennino centrale (De Luca et al. Tectonophysics, 2009) mostra come per fortuna gli eventi in questa zona siano più profondi di quelli sul crinale appenninico, tendenza confermata anche dalle scosse di questi giorni, tutte oltre i 20 km di profondità. Questo fa aumentare il raggio di risentimento e diminuire la probabilità di causare danni. L'ultimo terremoto che ha causato seri danni in questa zona è quello di Offida nel 1943.
Le prime due soluzioni per il meccanismo focale del terremoto principale di ieri sono disponibili a questi due link:

http://cnt.rm.ingv.it/view_map.php?map=map_dmt_review.jpg&eventid=2210550550 http://mednet.rm.ingv.it/procedure/events/QRCMT/100112_133545/qrcmt.html
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Le prime foto arrivate da Haiti mostrano edifici poveri e totalmente privi di accorgimenti antisismici. Per capire quanto queste catastrofi siano poco naturali e principalmente dovute all'esposizione al rischio, guardate nei link qui sotto il confronto tra le vittime attese per questo evento e per quello di magnitudo 6.5 che ha colpito la California quattro giorni fa senza neanche finire nei nostri notiziari.

http://earthquake.usgs.gov/earthquakes/pager/events/us/2010rja6/index.html http://earthquake.usgs.gov/earthquakes/pager/events/nc/71338066/
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Entrambi i terremoti sono stati registrati dalla rete sismica della Basilicata

La figura è il sisma di Haiti registrato a Potenza.

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