venerdì 5 marzo 2010

Non-linearità? Un problema non semplice

Ricercatori e professionisti utilizzano ampiamente il concetto di non linearità dei terreni, supponendo che quanto più è forte un terremoto tanto meno è efficace la sua amplificazione per la diminuzione con la deformazione della sua resistenza agli sforzi di taglio. Poichè fare misure in laboratorio di questi parametri per ogni sito è piuttosto costoso, si utilizzano ampiamente valori di letteratura.
Il terremoto dell'Aquila ha fatto venire qualche dubbio, visto che non ci sono evidenze forti di non-linearità in molte stazioni (vedi questo articolo).
Un articolo appena uscito sul BSSA  illustra i dati registrati in una coppia borehole-superficie per un forte terremoto in Giappone. La figura qui sotto riporta i moduli di degrado invertiti dalle registrazioni confrontati con i classici valori di Seed & Idriss per le sabbie e Vucetic & Dobry per le argille. Su 11 strati considerati, 2 si comportano come previsto, 1 è molto più non lineare dei valori di letteratura e 8 non mostrano nessuna non-linearità.

1 commento:

  1. salve sono un ragazzo di 30 anni e sono laureato in farmacia...trovo molto interessanti gli articoli da lei pubblicati e sono pienamente d'accordo con il suo parere sulla divulgazione, proprio per questo motivo volevo chiederle di potermi spiegare in parole povere cos'è la direttività di un terremoto visto che ho provato a cercarla in varie fonti ma è spiegata in maniera troppo tecnica.. la ringrazio e buon lavoro

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