lunedì 23 dicembre 2013

Gubbio e Brescia, terremoti e faglie

Le sequenze sismiche che stanno interessando in questi giorni Gubbio e la Bassa Bresciana ci stanno facendo capire quanto sia ancora complicato comprendere la relazione tra terremoti e faglie attive.
La zona di Gubbio ha avuto forti terremoti in passato, e il versante del monte che sovrasta Gubbio è stato idenficato come fagli attiva, legata alla porzione sismogenica in profondità. Le due faglie che hanno creato il bacino di Gubbio sono state studiate e modellate per capire quale fosse la accelerazione che potevano causare in caso di forte terremoto. Tra il 2004 e il 2006 Gubbio è stata una delle quattro località pilota del progetto DPC-INGV-S3 coordinato da me e Francesca Pacor di INGV-MI. Come si può vedere dai report prodotti allora, le due faglie modellate si trovano a SW di Gubbio. La peculiarità che rendeva interessante Gubbio era la forte amplificazione in bassa frequenza osservata durante il terremoto dell'Umbria-Marche nel 1997. Gli studi di risposta sismica locale condotti all'epoca confermarono la forte differenza di comportamento sismico tra il versante (roccie e brecce) e la parte in pianura, a sua volta molto differenziata tra conoide cementata e alluvioni profonde.
Lo sciame che prosegue a Gubbio da circa un anno sembra avvenire tra le due zone di faglia fino ad ora ipotizzate e riportate nel DISS-INGV, come si vede dalla figura sottostante.

Per quanto riguarda la sequanza del Bresciano, l'associazione sembra molto chiara con l'anticlinale di Monte Netto. Nella cartina delle locallizzaazioni di CRS-OGS riportata qui sotto è evidenziata questa singolare collina che proprio grazie alla tettonica attiva si eleva al di sopra della pianura circostante.

Questa anticlinale non compare come sorgente singola nella banca dati DISS-INGV, ma fa parte della sorgente composita che borda la pianura lombarda.
Al sito di Monte Netto sono stati riconosciuti effetti di fagliazione superficiale e liquefazione avvenuti dopo l'ultima glaciazione, in un articolo disponibile a questo link.



6 commenti:

  1. A tale proposito vorrei chiedere qual è la relazione tra le "sorgenti sismogenetiche" locali e le sorgenti composite, cioè le faglie più lunghe che nel database che si può visualizzare su Google Earth sono colorate in arancione. Ad esempio nel bresciano, nell'ambito della faglia più lunga ITCS002: Western S-Alps external thrust, abbiamo la sorgente specifica chiamata ITIS104: Romanengo.

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  2. Le sorgenti composite sono fasce composte da sia da faglie note o per precedente attività sismica storica o per dati geologico/geofisici, sia da aree con caratteristiche strutturali simili dove però non ci sono terremoti noti o singole faglie identificate

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  3. Marco, scusa una cosa: a proposito di Gubbio: non capisco una cosa: la faglia bordiera della fossa di Gubbio (la choamo così perchè le fosse dell'Appennino, almeno nel settore toscano, paiono graben ma non lo sono non è considerata struttura sismogenetica? Eppure le volte che ci sono passato mi dava l'idea di essere una faglia molto, ma molto recente dato che al netto delle cave mi pareva una superficie piuttosto liscia. E la sequenza in atto, senza vedere il tensore degli sforzi, sembra da un punto di vista spaziale piuttosto "in linea" con questi eventi.
    saluti
    aldo

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    1. Il "liscione" immediatamente a ridosso di Gubbio è l'espressione superficiale della sorgente ITIS038, come si evince dalla liinea gialla che si intravede tra i terremoti. Ma non può essere collegato alla sequenza in atto, perchè immediatamente sulla verticale (la faglia dovrebbe immergere a 90°)

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  4. Dr.Mucciarelli, buonasera. Ma la zona a SE di Gubbio ( tratto Padule - Branca - Caprara di Gualdo) è o no sismogenetica? A parte che sulla mappa delle faglie non se ne vedono, anche in questi mesi sembra essere l' unica area risparmiata dallo sciame (risentimenti si notano infatti anche nelle zone di m. Urbino e Valfabbrica, oltre che lungo la dorsale appenninica principale, da Gualdo a Cantiano). Grazie

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    1. Si, è interessata dalla faglia sismogenica ITS037-Gubbio Sud

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